Giornata Mondiale della Pasta

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Tra i segreti del successi della pasta, il fatto che sia veloce da preparare e che possa essere condita in tanti modi gustosi

Giornata Mondiale della Pasta (World Pasta Day) è stato ideato dai produttori di pasta per promuoverne il consumo. Il 25 ottobre di 25 anni fa, infatti, si tenne a Roma il loro primo congresso mondiale e tre anni dopo fu istituita la giornata mondiale.

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La leggenda che porta a Marco Polo

Si racconta che un marinaio di Marco Polo, una volta sceso sulle coste della Cina per rifornirsi di acqua, incontrò un gruppo di persone che producevano lunghe strisce di pasta. L’uomo, a gesti, si fece insegnare il procedimento e tornò sulla nave con un campione del piatto e un po’ di farina. Si accorse che l’alimento secco si poteva conservare per lungo tempo, ma che era praticamente immangiabile, e che il procedimento giusto era bollirlo. La leggenda, che iniziò a circolare nel 1929, narra che, di ritorno a VeneziaMarco Polo avrebbe diffuso il piatto chiamandolo spaghetti, che era il nome del marinaio. In realtà pare che la pasta secca, fatta col grano duro, sia nata in Medioriente e sia stata portata in Sicilia dagli arabi nel XII secolo.

Un alimento amato da tutti

Secondo un sondaggio, almeno la metà di chi frequenta i ristoranti in Italia non rinuncia al primo. Tra i piatti preferiti, la pasta ripiena e quella al pesto, ma anche la carbonara. Sulla scelta dei formati, in Italia vince la pasta corta e rigata, mentre inglesi e americani preferiscono quella lunga. I tedeschi scelgono quella fresca, i francesi la pasta corta e liscia. Lo scorso anno, nel mondo sono state prodotte 16 milioni di tonnellate di pasta, più del doppio rispetto ai 7 milioni di solo 20 anni fa. In Italia, la pasta è consumata dal 98% della popolazione, mentre negli Stati Uniti da 9 cittadini su 10. Nel nostro Paese, il consumo pro capite annuale di pasta è di più di 23 chilogrammi, che diventano 9 negli Stati Uniti, 8 in Francia e Germania e 3 e mezzo nel Regno Unito. 

Il mito della pasta al dente

Secondo una storiella che ha fatto il giro delle cucine, soprattutto straniere, uno spaghetto è pronto quando, lanciandolo contro il muro, si appiccica. Una regola che non vale in Italia, dove la pasta viene cotta rigorosamente al dente. Prima dell’800, i tempi consigliati arrivavano anche a 45 minuti, una cosa impensabile per i cuochi di oggi. Secondo gli studiosi, la vera cottura al dente si è diffusa nel secondo dopoguerra, a partire dal Nord Italia. 

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Il famoso pesce d’aprile della Bbc

La celebre tv britannica Bbc ha una solida tradizione di pesci d’aprile, scherzi realizzati per i telespettatori. Nel 1957, fu mandato in onda un servizio sulla raccolta degli spaghetti in un’azienda familiare del Canton Ticino, in Svizzera. Gli spaghetti venivano raccolti dagli alberi su cui crescevano e poi erano messi al sole ad asciugare. Anni di studio, raccontava il servizio, garantivano che la lunghezza degli spaghetti restasse sempre uguale. I britannici non erano conoscitori della pasta e, prima che il servizio finisse e venisse svelato che si trattava di uno scherzo, molti avevano già chiamato l’emittente per sapere come coltivare il proprio albero di spaghetti. 

Fonte (RTL)

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